Negli ultimi anni, il concetto di wellbeing (benessere) è passato dall’essere un “nice to have” a un vero e proprio asset strategico per le aziende moderne.
Il wellbeing non riguarda solo la salute fisica, ma comprende anche il benessere mentale, emotivo e sociale delle persone. In un contesto lavorativo, significa creare ambienti dove le persone si sentono ascoltate, valorizzate, supportate — ambienti in cui possono crescere e dare il meglio di sé, senza rinunciare all’equilibrio tra vita privata e professionale.
Perché è importante nelle aziende?
Perché un dipendente che sta bene, lavora meglio. Le ricerche lo confermano: le aziende che investono nel benessere dei propri collaboratori registrano maggiori livelli di produttività, riduzione del turnover, meno assenteismo e un clima aziendale più positivo.
In altre parole, promuovere il wellbeing non è solo un gesto di responsabilità sociale: è una strategia vincente anche in termini di ritorno economico. Le organizzazioni che lo comprendono sono quelle che riescono ad attrarre e trattenere i talenti, adattarsi ai cambiamenti e rimanere competitive.

Essere al passo con i tempi significa anche questo: costruire una cultura aziendale sostenibile, dove il benessere delle persone è messo al centro.
I numeri parlano chiaro: il wellbeing porta ritorni reali
Diversi studi accreditati dimostrano come il wellbeing abbia un impatto diretto sulla performance aziendale:
- Una meta-analisi di Gallup su 1,8 milioni di lavoratori in 49 settori mostra che team ad alto wellbeing ottengono +21% di produttività, +22% di redditività e -25% di turnover.
- Secondo il report “Il ROI del Benessere 2024” di Wellhub, il 95% delle aziende che hanno investito in wellbeing ha ottenuto ritorni positivi, con un ROI superiore al 150% in approcci olistici.
- McKinsey e World Economic Forum evidenziano che un ambiente orientato al benessere può generare fino a 11.700 miliardi di dollari di produttività globale in più.
- Deloitte Canada ha stimato che ogni dollaro investito in programmi di salute mentale restituisce tra 1,62 e 2,18 CAD, a condizione che il progetto sia strutturato e duraturo.
- Ambienti di lavoro mal progettati costano fino a 71 miliardi di sterline l’anno in produttività persa nel Regno Unito, secondo uno studio riportato dal The Times.
Questi dati dimostrano che il benessere delle persone non è solo una questione etica o valoriale: è un vero motore economico.

Wellbeing in azienda: un investimento strategico con ritorni misurabili
Il nostro progetto: QuintoSenso in Azienda
Negli ultimi anni, il tema del wellbeing (benessere) è diventato sempre più centrale nel mondo del lavoro. Da concetto legato solo alla salute, si è trasformato in un pilastro strategico per le aziende che vogliono crescere in modo sostenibile, attrarre talenti e restare competitive.
Il nostro progetto, QuintoSenso in Azienda, nasce proprio da questa consapevolezza: aiutare le organizzazioni a creare ambienti in cui le persone si sentano ascoltate, valorizzate e stimolate, non solo sul piano professionale ma anche personale.
Con QuintoSenso in Azienda accompagniamo le imprese in un percorso concreto e misurabile, che integra formazione, ascolto attivo, soluzioni su misura e una nuova cultura del lavoro.
QuintoSenso in Azienda: un percorso verso il futuro del lavoro
In un contesto in cui l’automazione riduce i lavori ripetitivi e crescono le competenze relazionali e creative, il wellbeing diventa un vantaggio competitivo. Le aziende che mettono le persone al centro sono quelle che attraggono i talenti migliori, creano culture aziendali forti e si distinguono sul mercato.
Con QuintoSenso in Azienda, portiamo nelle organizzazioni un approccio moderno, umano e strategico. Promuoviamo il benessere non come un benefit, ma come parte integrante del modello di business.
